«Il futuro dell’alimentazione è nelle nostre mani. “Sistema agroalimentare” è un termine complesso, che può sembrare lontano dalla realtà di tutti i giorni, ma è ciò da cui dipende la nostra vita. Ogni volta che mangiamo, diventiamo un anello di questo sistema. Il cibo che scegliamo e il modo in cui viene prodotto, preparato, cotto e conservato ci rendono parte integrante e attiva del corretto funzionamento di un sistema agroalimentare».
È quello che si legge sul sito internet della FAO, nelle pagine dedicate alla Giornata mondiale dell’alimentazione.
I NUMERI / Produzione migliore, nutrizione migliore, ambiente migliore e vita migliore.
Centinaia di milioni di persone in tutto il mondo soffrono la fame, un numero che nel corso dell’ultimo anno ha raggiunto gli 811 milioni, nonostante si produca a livello internazionale cibo a sufficienza per sfamare l’intero pianeta. Infatti c’è un altro numero impressionante, anche se si colloca completamente all’opposto rispetto al dato sulla denutrizione, ed è allo stesso modo preoccupante: si stima che quasi 2 miliardi di persone siano sovrappeso o obese a causa di alimentazione scorretta e stile di vita sedentario. Entro il 2030 le spese sanitarie mondiali potrebbero superare i 1.300 miliardi di dollari l’anno a causa dei problemi legati all’alimentazione.
Gli altri numeri:
- Oltre 3 miliardi di persone (circa il 40% della popolazione mondiale) non possono permettersi un’alimentazione sana.
- I sistemi agroalimentari mondiali danno lavoro a 1 miliardo di persone, più di qualsiasi altro settore.
- I piccoli agricoltori producono oltre il 33% del cibo del mondo, nonostante difficoltà come povertà e mancanza di accesso a finanziamenti, formazione e tecnologie.
- A livello globale oltre il 20% delle donne di età compresa tra i 25 e i 34 anni vive in condizioni di estrema povertà.
- I sistemi alimentari mondiali a tutt’oggi producono oltre il 33% delle emissioni di gas serra antropogeniche a livello globale.
- Il 14% degli alimenti prodotti nel mondo va perso a causa di raccolto, gestione, stoccaggio e trasporto inadeguati e il 17% deperisce per mancato consumo.
- Il 55% della popolazione mondiale risiede in città ed entro il 2050 si prevede un aumento al 68%.
- Il 10% della popolazione consuma alimenti non sicuri, cioè contaminati da batteri, virus, parassiti o sostanze chimiche.
- Il cambiamento climatico colpisce le popolazioni rurali più povere, i raccolti e la produttività, e può contribuire ad alterare la composizione delle sostanze nutritive dei principali alimenti di base, nonché a ridurre le proteine e alcuni minerali e vitamine essenziali.
- La biodiversità è in sofferenza e i terreni si stanno deteriorando a causa dell’agricoltura intensiva, del crescente consumo di alimenti prodotti ad alta intensità di risorse e della conversione di ecosistemi naturali per la produzione agricola o pascoli.
Fonte:Il 40% della popolazione mondiale non può permettersi un'alimentazione sana (ciatoscana.eu)